Una casa al mare non è soltanto una casa vacanze ma può esser anche un buon investimento .
Oltre che un buen ritiro per le proprio vacanze, la casa al mare potrebbe tornare a diversificare gli investimenti delle famiglie italiane, come compromesso ideale tra qualità della vacanza e sostenibilità dell’investimento.
La ripresa del mercato immobiliare fa da traino all’acquisto di seconde case. Sia per un investimento personale che un investimento da mettere a reddito, magari in periodi in cui la casa non viene abitata.
L’ultima ricerca di Casa.it sull’andamento del mercato immobiliare in Liguria evidenzia come la regione dovrebbe far registrare un aumento delle compravendite anche nel 2017, pari a circa il 9%, e mantenere un andamento parallelo a quello nazionale, con un incremento delle transazioni più accentuato fino al 2020, quando dovrebbero raggiungere quota 26mila. I volumi dovrebbero tornare lentamente ai livelli pre-crisi, superando anche i valori del 2007.
Che sia in località mondane, dove il rendimento dell’investimento è assicurato dalla destinazione di prestigio, o località meno conosciute, gli affitti stagionali possono rivelarsi un rendimento certo.
L’investimento di una seconda casa al mare infatti non solo trova le sue ragioni nella ripresa del mattone, ma anche nella ripresa del turismo.
Il Bel Paese è meta prediletta delle vacanze di italiani e stranieri. Secondo l’Osservatorio Italiano JFC delle destinazioni balneari, per questa estate si stima un incremento complessivo del 4,7% delle presenze e del 4,8% degli arrivi, per una crescita sul fatturato del comparto balneare di circa il 4,5%.
E la quota di italiani che quest’anno andrà al mare si attesta al 57,2%, contro il 10,5% di chi andrà in montagna, il 3,9% di chi sceglierà una città d’arte e cultura, o l’1% di chi opterà per la campagna e lo 0,8% il lago.
Secondo i dati dell’Osservatorio nazionale del turismo inoltre, il numero dei turisti stranieri l’anno scorso infatti è aumentato del 3,7%, arrivando a toccare 52,6 milioni di turisti che hanno speso 36,3 miliardi di euro. Il 2,3% in più rispetto al 2015, e più dei 22,5 miliardi spesi dagli italiani all’estero nel 2016.